dalla rivista Rmagazine, scaricabile qui.
In un momento molto difficile per il mercato immobiliare, quando l’offerta è superiore alla richiesta, si propone anche in Italia il tema dell’Home Staging, ovvero l’arte di sistemare la casa per velocizzare la vendita ed ottimizzare il risultato in termini economici.
In pratica, l’home stager realizza interventi mirati e con budget contenuto atti a risolvere i principali difetti dell’abitazione e a valorizzarne gli aspetti positivi. Questo tipo di intervento è molto comune all’estero, ma è ancora pressoché sconosciuto in Italia: il proprietario in Italia non è abituato ad investire sulla propria casa al momento della vendita, ma l’effetto sull’acquirente di una casa riqualificata secondo i criteri dell’home staging è spesso determinante nella scelta.
Cristiana Bevilacqua, Architetto
www.cbaprogetti.com |
Quali interventi normalmente vengono realizzati nell’ambito di un home staging?
Il risultato finale dei miei interventi è un ambiente che trasmetta sensazioni positive al potenziale acquirente: ordine, pulizia e spazio.
Per ottenere tutto ciò, il primo passo è spesso togliere prima di aggiungere: tendenzialmente in Italia, a differenza che all’estero, non si vendono case arredate, ma comunque l’arredamento della casa al momento della visita è molto importante per influenzare la vendita.
Arredi datati (ma non antichi!), mal combinati tra loro o troppo ingombranti rispetto ai volumi disponibili vanno rimossi. Difficilmente l’acquirente italiano è disposto ad affrontare la spesa dell’acquisto di nuovi arredi, quindi la loro eliminazione è l’unica strada percorribile.
In un ambiente vuoto o con pochi pezzi scelti, si inizia poi a lavorare sugli aspetti decorativi.
Bagno prima e dopo |
Come regola di base, non essendo l’home staging una vera ristrutturazione, non si effettuano interventi di demolizione e le costruzioni si limitano a pochi lavori in cartongesso, anche questi limitati allo stretto indispensabile.
Il cuore del lavoro consiste nella decorazione e nella scelta dei colori.
Infine è fondamentale che la casa sia perfettamente pulita ed in ordine fin nei minimi dettagli.
È importante eliminare tutti i guasti visibili, dalla porta che non chiude alla tapparella non funzionante.
Parliamo di colore: è così importante per avere un buon effetto?
In generale, l’effetto dell’home staging non deve essere molto evidente al visitatore: la casa non deve sembrare imbellettata per la vendita.
In particolare il colore è una cosa estremamente naturale, parte del quotidiano, quasi invisibile, ma i cui effetti sono estremamente importanti sul nostro umore.
Più il colore è intenso, più forti sono gli influssi e per questo è necessario limitarne l’uso: tendenzialmente cerco di scegliere un colore neutro che possa essere il filo conduttore della casa al quale accostare, con moderazione, colori che mettano in evidenza gli elementi particolari dell’abitazione.
I colori influenzano la nostra mente ed i nostri sentimenti, e quindi diventa importante il loro utilizzo come strumento di benessere: un immobile in vendita deve trasmettere emozioni positive ed il colore può esserne il veicolo.
Una delle parole più usate nel mio campo è “spersonalizzazione”: la scelta dei colori non deve essere aggressiva e riflettere gusti e tendenze in modo troppo marcato, ma deve privilegiare i toni neutri e accostarsi ai gusti della maggio parte delle persone. In questo l’home stager è molto diverso rispetto all’interior designer, il cui compito è invece adattare la casa alla personalità di chi ci vive.
Uno dei casi più frequenti da risolvere è quello delle piastrelle: in molte case trovo ceramiche in bagni e cucine ormai superate per gusto e a volte in cattivo stato di manutenzione.
La loro rimozione sarebbe costosa e sicuramente fuori dall’ambito di un intervento di home staging. In questi casi la soluzione migliore è l’utilizzo delle resine: questi prodotti mi consentono di ricoprire la vecchia superficie con uno nuovo strato del colore desiderato. I vantaggi sono molteplici: non modifico gli spessori ed ho una scelta cromatica ampissima, che mi consente di rendere armonici tutti gli ambienti della casa in breve tempo.
Questa soluzione vale sia per i rivestimenti che per i pavimenti. Un’altra soluzione possibile per i pavimenti, sempre senza interventi di demolizione, è la posa di moquettes, ma la resina resta la mia preferita per l’immagine di pulizia e modernità che trasmette.
La loro rimozione sarebbe costosa e sicuramente fuori dall’ambito di un intervento di home staging. In questi casi la soluzione migliore è l’utilizzo delle resine: questi prodotti mi consentono di ricoprire la vecchia superficie con uno nuovo strato del colore desiderato. I vantaggi sono molteplici: non modifico gli spessori ed ho una scelta cromatica ampissima, che mi consente di rendere armonici tutti gli ambienti della casa in breve tempo.
Questa soluzione vale sia per i rivestimenti che per i pavimenti. Un’altra soluzione possibile per i pavimenti, sempre senza interventi di demolizione, è la posa di moquettes, ma la resina resta la mia preferita per l’immagine di pulizia e modernità che trasmette.
Mi hai convinta, scelgo la resina… qualche nuova idea?
La resina può essere posata direttamente su piastrelle lasciando intuire le fughe. In alternativa possiamo utilizzarla per creare superfici continue, riempiendo le fughe prima della decorazione. Una soluzione che ho sperimentato da poco e che trovo molto interessante, è l’utilizzo di carta da parati in rilievo da resinare. In questo caso ottengo una superficie nuova, dall’effetto materico e del colore desiderato, che trasmette un’immagine di ricercatezza nei dettagli e di lusso. L’effetto di ambiente curato e lussuoso, che ovviamente aiuta nella trattativa commerciale a spuntare cifre più alte, può essere ottenuto anche con altri semplici metodi, ad esempio l’utilizzo di rulli per creare pareti con effetto ‘tappezzeria dipinta’.
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