I rivestimenti ad imitazione del massetto in cemento a livelli più o meno spinti di matericità e di irregolarità cromatica trovano sicuramente in questo momento un grande consenso sul mercato.
I pavimenti appaiono moderni, sobri, quasi minimal, in stile loft, ed evocano una forte personalità: l'apparente rifiuto di una finitura troppo accurata nasconde in realtà una cura meticolosa del dettaglio, in grado di valorizzare l'ambiente come pochi altri decori.
Possiamo dire che è certamente la finitura preferita dei professionisti della progettazione, architetti in primis.
Una delle domande che più spesso viene posta in relazione a questo tipo di finitura è quale sia la differenza tra resina cementizia e microcemento o simili.
La domanda solitamente nasce dal fatto che il microcemento o prodotti simili vengono descritti come 'naturali' in contrapposizione alle 'sintetiche' resine. Ma in realtà la sostanziale differenza sta solo nel nome!
Tutti i rivestimenti cementizi a basso spessore, siano queste resine cementizie o microcementi, sono infatti composti da una miscela di cemento, inerti, additivi e polimeri acrilici: ciò che cambia da prodotto a prodotto sono le percentuali di ciascun componente, ma non certo in misura tale da poter definire un prodotto più naturale di un altro.
Come orientarsi allora nel mondo delle resine cementizie?
Pochi, semplici consigli.
Scegliere solo prodotti di aziende specializzate nella produzione di resine.
Affidarsi a posatori di provata esperienza e certificati: la maestria artigianale della posa contribuisce almeno quanto la bontà del materiale al risultato finale.
Optare per colori neutri, tipo grigio, tortora o sabbia in toni medio-scuri e per una finitura finale satinata.
In sintesi: rivolgersi a ErreLAB!
L'effetto Cementoseta, disponibile in tutti i 72 colori della cartella ErreLAB, crea a pavimento o a parete una superficie continua, con un effetto naturalmente disomogeneo che, a seconda del metodo di posa, risulterà più o meno 'nuvolata'.
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